Fra tantissime formelle floreali appaiono anche teste di uomo,dei animali o stemmi,tutte diverse l’una dall’altra ormai tante irriconoscibili perché livellati dal tempo e dall’usura .
Una leggenda dice ,che ci siano due bugnati con lo stesso ornamento ma fin ora nessuno è riuscito a confermare questa ipotesi .
Tentativo di fuga di Re Enzo
Una delle formelle rappresenta il tentativo di fuga di Re Enzo ,prigioniero nel vicino palazzo( Tra il 1835 e il 1842 viene restaurato il portico del Palazzo del Podestà, fatto costruire nel 1484 da Giovanni II Bentivoglio su disegno di Aristotele Fioravanti.Sono eliminati “tutti i macigni dei pilastroni e delle colonne” e sostituiti “quei mattoni, listelli, sfaccettature che sono rovinati e perduti”.)In questa occasione vengono sagomate alcune formelle con testine o stemmi, che in seguito saranno erroneamente attribuite al periodo rinascimentale. Essenziale intervento fu quello realizzato nel 1484, dallo scultore Marsilio Infrangipani che provvide agli ornamenti esterni, e in particolar modo alle formelle del bugnato delle dieci colonne del portico e dei piloni laterali che lo completano.
fuga di Re Enzo fuga di Re Enzo
Dopo numerosi e controversi calcoli, nel 1927 un articolo di Giulio Ricci stabilirà il numero definitivo delle formelle del portico, quasi tutte diverse l’una dall’altra: 7.476

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