Sotto il porticato su una colonna al centro di una finestra troviamo gallo di pietra risalente al XIV secolo, chiamato “Gallo di San Pietro” per ricordare l’episodio evangelico del rinnegamento di Gesù.
,,Si tratta dell’episodio della rinnegazzione di San Pietro, che per tre volte smentisce, davanti ad una serva che era convinta di averlo riconosciuto, di essere un discepolo di Gesù che era stato arrestato, come raccontato nel Vangelo di Marco Mc.14,27-31 ,66 – 72 – prima che il gallo per due volte canti , come a lui aveva profetizzato Gesù .Pietro dopo l’arresto del suo Maestro ha seguito i soldati che lo conducevano via e si è introdotto nel palazzo del Gran Sacerdote e siede poi vicino al fuoco in mezzo ai servi. Improvvisamente una serva lo riconosce e accusa di essere stato discepolo di Gesù. Pietro nega tutto e si allontana – non prima di aver udito un gallo cantare – la serva lo segue e nel vestibolo del palazzo gli rinnova la sua accusa . Pietro nega una seconda volta, ma dagli astanti viene riconosciuto il suo dialetto di Galilea: Pietro nega ancora e giura di non conoscere “quest’uomo di cui parlate”. Il gallo canta per la seconda volta e Pietro scoppia in lacrime. Non è invece raccontato come sia riuscito a sfuggire al pericolo di essere arrestato a sua volta.”
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