Il complesso parrocchiale dell’Abbazia , costituito dalla chiesa, l’attigua canonica ed il cimitero è un luogo particolarmente attraente, ricolmo di pace, di serenità, di semplicità, spiritualità e di storia. l’edificio più antico dell’alta valle del Senio, conserva l’aspetto tipico delle chiese romaniche maggiori: struttura a tre navate con abside semicircolare. Si trova in provincia di Ravenna vicino ala strada principale a circa due chilometri da Casola Valsenio, in direzione di Riolo Terme. Appena passati sulla strada vi accorgerete senza dubbio della sua presenza.

Abbazia ha più di 10 secoli ma è tenuta benissimo grazie a tanti interventi di non solo ristrutturazione ma anche di ricostruzione fortemente voluti dalla popolazione locale. La chiesa è rimasta chiusa per circa 25 anni. Dopo che sono stati raccolti i fondi, grazie alla Regione Emilia Romagna, e con aiuto della gente locale nel 2009 cominciano finalmente lavori di recupero della chiesa. Dopo quasi 5 anni nel 2014 c’è stata una grande festa di inaugurazione…. Oggi possiamo ammirare il posto magnifico in tutto il suo splendore. Recentemente ci sono rivelati qui anche lavori archeologici che hanno portato alla luce l’antica parte sotterranea in cui anche la cripta ,resti delle colonne e tre livelli di pavimentazioni ,vestigia della primitiva costruzione, databile tra tardo antico ed alto Medioevo. Inoltre sono stati ritrovati l’antico frantoio dei monaci benedettini in marmo rosso di Verona e una lastra marmorea d’epoca bizantina raffigurante una croce intrecciata sulla quale sono posati due uccellini.
cripta pilastri
I consistenti lavori di restauro effettuati nell’ultimo decennio hanno permesso alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna di realizzare una serie di indagini archeologiche .Per approfondire leggi 👉http://www.archeobologna.beniculturali.it/ra_casolavalsenio/abbazia_valsenio.htm
Monastero oggi splende anche grazie al lavoro di volontari. Si pùo visitare gratuitamente è gestito proprio dai volontari in cui il sig. Bruno Boni presidente della Pro Loco di Casola Valsenio vi accoglie con una grande gentilezza e vi racconterà la sua storia e vi farà da cicerone.

Visiteremo la chiesa ,la cripta, il chiostro e anche il presepe . Nel chiostro si trova un vecchio pozzo del 1500 con colonne che fornisce abbondante e fresca acqua sia per la casa sia per le cantine poste sotto il piano del chiostro.

Inoltre qui crescono varie piante in cui un bel albero di magnolia , lavanda che ha cresciuto spontaneamente ,altri fiori, le piante rampicanti ed piante spotnanee .Un microambiente dove stanno bene non solo le api ma anche un ospite molto maestoso -rospo comune (bufo, bufo). L’ho trovato immobile su un gradino delle scale che riposava al ombra .

,,Che bello ranocchio forse è un principe? Cosa dici se lo bacio?,, 😀- Ho chiesto il mio fidanzato .
Lui mi rispose un pò ingelosito😠 .Hmm ..Ce l’hai già !
L’ho preso e lo lasciato giù nel verde e gli ho detto ,,Si è vero io già ce l’ho mi spiace devi trovare un altra”….Ciao principe …….Cosi se ne andato ,mi sembrava anche felice fra le foglie umide e fresche.

Con la testa in su noteremo un vecchio campanile che rimasto intatto anche se la chiesa subì pesanti manomissioni durante i secoli .

A sinistra del chiostro si entra alla antica sagrestia ,cappella invernale e alla chiesa . La cappella nella sua rustica modestia, è uno dei pochi ambienti che ancora e rimasto indenne alle manomissioni; e infatti ancora visibile il vecchio pavimento in cotto.
fot. Bruno Boni- sagrestia cappella invernale
Al interno della chiesa troviamo una statua della Pietà di terracotta di autore anonimo ,statua di S. Francesco opera di scultori faentini. (Ballanti e Graziani) e Madonna del Rosario.

A destra del chiostro ,dietro il portone si trova il presepe.

Storia
fonte-Comune di Casola Valsenio
,,Fu fondata dai Monaci Benedettini attorno all’anno 1000. Si pensa essere stato il primo nucleo abitato della Vallata del Senio. Non si sa da quanti monaci fosse abitato il monastero, ma la vasta mole della Chiesa e il fatto che si senta l’esigenza di creare alle sue dipendenze, a circa 600 metri a sud-ovest, una foresteria che si chiamerà “Il Cardello”, e che sarà, molti secoli dopo la casa paterna di Alfredo Oriani, fa supporre che si trattasse di una comunità di una quindicina di elementi sotto la guida di un abate.
Dal chiostro mediante una scala si accede alla canonica ristrutturata ed adattata ad abitazione del parroco, scomparendo così la sala capitolare e diverse celle dei monaci.
Sulla scala c’e un’edicola dov’era posta una statuetta della Madonna di foggia Bizantina, che ora è stata portata all’interno. Dal chiostro si accede, inoltre, alla vecchia sagrestia che oggi funge da “cappella invernale”. Pur nella sua rustica modestia, è uno dei pochi ambienti che ancora e rimasto indenne alle manomissioni; e infatti ancora visibile il vecchio pavimento in cotto.
La facciata della Chiesa, in stile romanico è stata recuperata dalle intonacature che l’avevano totalmente deturpata. Purtroppo la Chiesa subì pesanti manomissioni durante i secoli. Tutta la Chiesa era senza intonaco e non aveva che le tre facciate nude divise da otto colonne o pilastri per parte. La navata centrale terminava con il catino dell’abside affrescato. Oggi, in seguito a restauri non felici e rispettosi, è tuttavia possibile vedere il soffitto riportato a capriate, com’era in passato.
All’interno si conservano una pieta di terracotta in stile bizantino e una statua di S. Francesco opera di scultori faentini. (Ballanti e Graziani).”

Da questo link potete vedere in 3d tutta la chiesa
ABBAZIA DI VALSENIO-PARROCCHIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA IN VALSENIO VIA CARDELLO 1448010 CASOLA VALSENIO
ORARIO APERTURA E VISITE GUIDATE:
orario estivo (maggio-settembre) tutti i sabati e le domeniche dalle ore 15,30 alle ore 17,30
LE OFFERTE RICEVUTE VANNO A SOSTEGNO DEL RESTAURO
PER VISITE INFRASETTIMANALI:
Informazioni Don Sante Orsani cell. 335 6534176
oppure Bruno Boni cell. 347 1714411 – Claudia Cavallari 335 6666744
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