Più di 50 anni fa Lucio Dalla comporre una canzone ispirata alla piazza Cavour ,,Piazza Grande” ,composta da G. Baldazzi S. Bardotti , Ron oltre allo stesso Dalla.

Diversamente da come alcuni credono, la canzone, dedicata a un senzatetto, non si riferisce a piazza Maggiore, bensì a piazza Cavour di Bologna dove il cantautore ha anche abitato da giovane. Un attento ascolto della canzone parla, infatti, di “panchine” e di erba che non ci sono in Piazza Maggiore a Bologna .
Giardino pubblico (giardino Cavour)
Si trova in centro della piazza , realizzato nella seconda metà del XIX secolo abbattendo alcuni edifici del Cinquecento, sostituiti da altri edifici dotati di portici che circondano la piazza medesima.



La statua donata alla città
La statua di Lucio Dalla è stata realizzata in bronzo dell’artista Antonello Paladino è stata collocata (10.07.2021 ) in ,,Piazza Grande” di Lucio cioè in piazza Cavour con lo sguardo rivolto verso la sua casa natale con un sorriso malinconico …
Un giorno qualcuno gli ha rubato gli occhiali …





Lucio autunnale 
San Valentino 
8 marzo 

Lucio e nevicata
L’opera è una donazione alla città di Bologna .Il donatore cugino del cantautore, Lino Zaccanti però non era tanto d’accordo per la scelta del luogo, preferiva la piazza dei Celestini ,il posto più vicino all’abitazione di Lucio.



Nel 2023 al marzo è stata affissa la lapide commemorativa, sulla facciata della casa natale dell’artista in Piazza Cavour, è stata voluta dai cugini di Lucio e curata da Lucio Dalla Fondazione
“𝙇’𝙤𝙢𝙗𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙇𝙪𝙘𝙞𝙤”![]()
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L’opera è di Mario Martinelli è stata dedicata a Lucio Dalla , installazione in tessuto metallico, di altezza di 3,5 metri posta nel 2013 accanto al balcone del suo studio in piazza Celestini .
,,𝒮𝓊𝑜𝓃𝒶𝓃𝒹𝑜 𝒾𝓁 𝓈𝒶𝓍, 𝒸𝒾𝓇𝒸𝑜𝓃𝒹𝒶𝓉𝑜 𝒹𝒶𝓁 𝓋𝑜 𝓁𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒹𝒾𝑜𝓂𝑒𝒹𝑒𝑒, 𝒾 𝑔𝒶𝒷𝒷𝒾𝒶𝓃𝒾 𝒹𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒶𝓂𝒶𝓉𝑒 𝒾𝓈𝑜𝓁𝑒 𝒯𝓇𝑒𝓂𝒾𝓉𝒾,,
L’opera è stata inaugurata 10 anni fa al primo anniversario della scomparsa di Lucio,(1 marzo 2013) Inizialmente l’opera doveva essere un’installazione provvisoria, ma l’affetto dei bolognesi e dei turisti verso il musicista era cosi grande che la possiamo ammirare ancora oggi .Già sono passati 10 anni ma la memoria rimane sempre viva è la casa di Lucio diventa un simbolo del patrimonio musicale che Lucio lascia alla sua amata città natale.
Piazza Grande
,,Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
sulle panchine in Piazza Grande
ma quando ho fame di mercanti come me
qui non ce n’è.
Dormo sull’erba, ho molti amici intorno a me:
gli innamorati in Piazza Grande
dei loro guai, dei loro amori tutto so,
sbagliati e no.
A modo mio
avrei bisogno di carezze anch’io.
A modo mio
avrei bisogno di sognare anch’io.
Una famiglia vera e propria non ce l’ho,
e la mia casa è Piazza Grande.
A chi mi crede prendo amore e amore do,
quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n’è,
rubo l’amore in Piazza Grande
e meno male che briganti come me
qui non ce n’è.
A modo mio
avrei bisogno di carezze anch’io,
avrei bisogno di pregare Dio,
ma la mia vita non la cambierò mai, mai
A modo mio
quel che sono l’ho voluto io.
Lenzuola bianche per coprirmi non ne ho,
sotto le stelle, in Piazza Grande
e se la vita non ha sogni, io li ho
e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande
tra i gatti che non han padrone come me,
attorno a me.
A modo mio
quel che sono l’ho voluto io.”



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2 pensieri riguardo “Lucio Dalla tornato in ,,Piazza Grande” seduto su una panchina.”