Lucio Dalla tornato in ,,Piazza Grande” seduto su una panchina.

50 anni fa Lucio Dalla comporre una canzone .La piazza Cavour ispirò Dalla nel comporre la canzone ,,Piazza Grande” ,composta da G. Baldazzi S. Bardotti , Ron  oltre allo stesso Dalla.

Diversamente da come alcuni credono, la canzone, dedicata a un senzatetto, non si riferisce a piazza Maggiore, bensì a piazza Cavour di Bologna dove il cantautore ha anche abitato da giovane. Un attento ascolto della canzone parla, infatti, di “panchine” e di erba che non ci sono in Piazza Maggiore a Bologna .

La statua donata alla città

La statua di Lucio Dalla è stata realizzata in bronzo dell’artista Antonello Paladino è stata collocata (10.07.2021 ) in ,,Piazza Grande” di Lucio cioè in piazza Cavour con lo sguardo rivolto verso la sua casa natale con un sorriso malinconico …

Un giorno qualcuno gli ha rubato gli occhiali

L’opera è una donazione alla città di Bologna .Il donatore cugino del cantautore, Lino Zaccanti però non era tanto d’accordo per la scelta del luogo, preferiva la piazza dei Celestini ,il posto più vicino all’abitazione di Lucio

.Prossimamente arriva anche la lapide commemorativa, che sarà apposta alla facciata della casa natale dell’artista in Piazza Cavour, è stata voluta dai cugini di Lucio e curata da Lucio Dalla Fondazione

Giardino pubblico (giardino Cavour)

Si trova in centro della piazza , realizzato nella seconda metà del XIX secolo abbattendo alcuni edifici del Cinquecento, sostituiti da altri edifici dotati di portici che circondano la piazza medesima.

Piazza Grande

,,Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
sulle panchine in Piazza Grande
ma quando ho fame di mercanti come me
qui non ce n’è.

Dormo sull’erba, ho molti amici intorno a me:
gli innamorati in Piazza Grande
dei loro guai, dei loro amori tutto so,
sbagliati e no.

A modo mio
avrei bisogno di carezze anch’io.
A modo mio
avrei bisogno di sognare anch’io.
Una famiglia vera e propria non ce l’ho,
e la mia casa è Piazza Grande.
A chi mi crede prendo amore e amore do,
quanto ne ho.

Con me di donne generose non ce n’è,
rubo l’amore in Piazza Grande
e meno male che briganti come me
qui non ce n’è.

A modo mio
avrei bisogno di carezze anch’io,
avrei bisogno di pregare Dio,
ma la mia vita non la cambierò mai, mai
A modo mio
quel che sono l’ho voluto io.

Lenzuola bianche per coprirmi non ne ho,
sotto le stelle, in Piazza Grande
e se la vita non ha sogni, io li ho
e te li do.

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande
tra i gatti che non han padrone come me,
attorno a me.
A modo mio
quel che sono l’ho voluto io.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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