In ex monastero di San Michele in Bosco al partire dal 1364 risiedevano i monaci olivietani responsabili della costruzione di questo complesso dal XV secolo.Qui in un corridoio lungo di 162 metri oggi ci sono gli ambulatori e gli uffici dove nel epoca cerano le celle dei monaci.Corridoio chiamato il ,,cannocchiale” a causa di un effetto ottico

– ( https://arte-4-you.com/2020/06/11/che-magia-eincredibile-leffetto-cannocchiale-sulla-torre-degli-asinelli/) o ,,manica lunga ”si tratta dell’ambiente più lungo della città – solo il corridoio ha 162 metri ma con 2 bracci laterali lo sviluppo complessivo delle antiche logge è 247,83 metri.
Proprio qui è presente una meridiana realizzata dal Ferdinando Messia de Prado (1757-1810)di origini spagnole ,astronomo olivetano di Napoli .Nato da una nobile famiglia di origine spagnola trasferitasi a Napoli nel periodo del viceregno, il 30 agosto 1772 entrò nell’ordine dei monaci benedettini olivetani.Per la sua particolare esperienza in campo gnomonico, nel 1788, fu chiamato a Bologna dai confratelli del convento di San Michele in Bosco dove realizzò, nel corridoio maggiore una meridiana lunga 8 metri.

l’autore della bellissima Meridiana posta nel grande loggiato dalla lunghezza di circa la metà di quella del Cassini di San Petronio .Professore di Astronomia e Nautica all’Università di Napoli era anche socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna. Messia improvvisamente morì a poco più di cinquant’anni.. colpito da un accidente apoplettico.
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