Chiapporato è un piccolo borgo disabitato in mezzo a bosco sull’Appenino Tosco-Emiliano nel pressi del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone del comune di Camugnano (BO)Un paese fantasma che sorge nei pressi del Monte Calvi . Costruito in pietra all’interno del castagneto Raggiungibile solo a piedi o con bike .
Paese Immerso nel bosco si trova a quota 856 m s.l. al sud della frazione di Stagno . Le sue origini risalgono al primo secolo dell’anno 1000. Il toponimo Chiapporato è documentato per la prima volta nel 1145 quando qui aveva possessi l’Abazia di S. Salvatore di Vaiano. Abitato a lungo da boscaioli, pastori , carbonai.
Un po più su si trova la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, edificata nel 1793 e restaurata nel 2005.Una speranza ad un ulteriore recupero del paese ,in più finalmente arrivata anche l’energia elettrica, assente fino ad allora. Vicino la chiesa troviamo piccolo cimitero ( 1847 )dove riposano i pochi abitanti del borgo con poche lapidi e croci, alcune distrutte o inghiottite dalla vegetazione. In paese troviamo anche un particolare – un forno a legna dove si faceva il pane.

Segreti e curiosità del borgo
Sentieri del piccolo paese con l’erba alta in estate ci portano ai vari casolari .Dentro alcuni ci si può ancora entrare ma alcuni sono già pericolanti Troviamo li ancora le stanze arredate ,letti preparati per dormire i resti degli oggetti utilizzati dagli abitanti ,cassetti socchiusi , tavoli ancora pieni di utensili, stoviglie per la cucina sparse a terra, vestiti sul letto tra cui anche un piccolo maglioncino di lana (chissà chi lo portava ) ,sulle sedie e nei armadi capotti appesi al muro ,scarpe qua e la ,le bottiglie ancora piene di vino o amari , libri ,giornali ,legna pronta per accendere il fuoco ……
Comunque si trovano anche i scarti delle cose più recenti ,,bottiglie di birra Moretti,scatole vuote di riso Scotti ,carta Cuki ,cartone vuoto di tavernello ,detersivi,ecc. tutto in un disordine anche perchè i curiosi passanti frullano cercando dei tesori e fanno ogni tanto qui qualche banchetto portandosi da bere e mangiare.Dietro di quei casolari oggi abbandonati c’è una piccola storia …..

Chi ci abitava qui?
Il paese è stato abitato fino al 2013 da solo due persone madre e figlia Zelia e Vilma le uniche rimaste di una famiglia di pastori capeggiata da tre fratelli chiamati “gli Avvocati” per la loro passione per i libri. Uno di loro , marito di signora Zelia morì tragicamente nel novembre 1980 durante una bufera di neve…nel tentativo di riportare a casa gli animali che accudivano .
le due donne vivevano la dura vita con lavoro continuo con l’allevamento di conigli, pecore e galline , avevano un piccolo orto, facevano tutti i lavori di casa, filavano la lana,preparavano i legni per accendere il fuoco.Insomma non ci sono mai annoiate ,coi passanti erano sempre molto gentili e scambiavano volontieri qualche parola.
Regalo del sindaco
Ogni tanto le donne veniva a trovare il sindaco. In una delle sue visite promise loro che se avessero lasciato la casa, il Comune si sarebbe fatto carico di sistemarle in un bel appartamento giù in paese; la risposta della signora Zelia fu che loro, a lasciare le loro comodità, non ci pensavano proprio.
La luce elettrica arrivò solo nel 2005, in occasione del restauro della chiesa, e dopo l’arrivo della luce elettrica il sindaco portò allora alle due donne un televisore, che sembrava molto gradito ma qualche mese dopo, tornando a far visita il sindaco si accorse che il televisore non c’era più. Con molta delicatezza chiese che fine avesse fatto e la risposta fu che, dopo qualche giorno, era stato messo in soffitta, non potendone più di tutto quel rumore!
Anno 2013 -paese rimane abbandonato
Quando muore la madre Zelia Guidoni nel 2014 a 88 anni rimane una sola abitante la figlia –Vilma Marchetti .Successivamente la figlia si è trasferita nel vicino paese di Castiglione dei Pepoli, lasciando così il borgo disabitato con le stanze arredate e piene di oggetti personali ,vestiti utensili,anche perche tutta la roba di Chiapporato non ci poteva mai stare in una nuova casa molto più piccola di un borgo….
Da quel momento il borgo rimane abbandonato a se stesso e alla natura,finestre senza vetri fanno da ingresso ai piccoli animali ed insetti e anche alla vegetazione il bosco si sta prendendo il possesso delle sue case e delle mura di alcune case già in rovina .

Per raggiungere il borgo bisogna lasciare l’auto poco oltre Stagno e proseguire lungo una strada sterrata (2.5 km )raggiungibile in circa 1 ora a piedi .

Lungo il percorso troviamo quattrocentesca edicola con la scritta ,,Buona gente che di qui passate di salutare Maria non vi scordate” la scritta co la data del 1882 dove fin oggi i passanti lasciano qualche fiorellino .
Alle porte del paesino si trova anche amena fontana con l’acqua cristallina e molto fresca che scorre da un sorgente dove ci si può rinfrescare un po dopo la lunga camminata .Abbiamo anche bevuta è veramente buona.
La natura
Per chi ama la natura,passeggiate,e paesi fantasma questa sarà una gita indimenticabile .Il borgo immerso nel bosco,passeggiando lungo la strada vedete subito biodiversità ,qui è veramente notevole . Fra i alberi acero, carpino nero, sorbo, biancospino, roverella, faggio querceti e castagneti spesso anche secolari .Troverete le ginestre , rose canine diversi tipi di fioritura dalle campanelle alle specie rare come orchidee .Fragoline di bosco e anche i funghi e vari tipi di farfalle e tutta quella bellezza senza neanche entrare nel bosco ma seguendo solamente il percorso .


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