Santuario fa parte del comune di Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna (RE) Si trova a 1200 metri slm, fu costruito nel 1535 ed è sicuramente l’edificio sacro più importante della zona.
Si trova a pochi metri dalla strada principale che collega Lizzano al Corno alle Scale.
Questa suggestiva località è circondata da immense foreste di faggi e di abeti un splendido posto per una gita e l’autunno sarà il periodo perfetto per gli amanti del fogliame autunnale.

Semplicità e l’armonia di un edificio nato non certo dall’idea di un grande architetto, bensì dalla devozione popolare che, pur nel suo stile rustico, ha conferito al complesso un aspetto naturale difficilmente riscontrabile altrove.
Il santuario è posto presso il confine fra Toscana ed Emilia ed è costruito su un piano, detto anticamente “di Zufardo”.

Si affaccia sulla stretta vallata del torrente Dardagna, interrotta dal detto piano, il severo Corno alle Scale con la sua corte di monti: dalla dolce e pacata Nuda, allo Spigolino coi suoi morbidi prati, all’arida e scoscesa Riva.
La suggestione del luogo è accentuata dall’abbondanza delle acque da cui è circondato. Rivi e torrentelli confluiscono infatti nel torrente sottostante offrendo, in ogni stagione, angoli di bellezza incontaminata.

L’antico santuario è stato costruito nel 1500 sul luogo in cui la Madonna apparve a due pastorelli salvandoli da una bufera di neve e ridonando, ad uno di loro, l’uso della parola secondo un’antica leggenda.

La pianta del santuario è a croce latina e sotto l’altare maggiore (la parte più antica del santuario è quella vicino al campanile), sono custoditi i resti del primo tempietto sorto per commemorare il miracolo. All’interno sono conservati tantissimi ex-voto che la riconoscenza popolare ha lasciato alla chiesa fra i quali di pregevole fattura il gruppo di statue lignee dette “Brunori”, fatto costruire dalla famiglia di Brunetto Brunori come ex voto per essere miracolosamente scampato alla morte in occasione della battaglia di Gavinana del 3 agosto 1530.
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