Villa Baruzziana

Questa villa settecentesca ,dal 1911 ospita la struttura sanitaria per la cura e la diagnosi delle malattie neuropsichiatriche, fondata dal Prof. Vincenzo Neri ,venne acquisita dagli eredi di Cincinnato Baruzzi nel 1910.

La Villa ha un terreno complessivo di 15 ettari con giardini e un’area boschiva, con un belvedere per ammirare dall’alto la città di Bologna.

Nella parte bassa si vede una terrazza in stato di abbandono, che oggi giorno non è accessibile .

Villa Si trova sul colle dell’Osservanza, (una volta chiamata colle Monticello) a poca distanza dalle mura della città in una posizione strategica da dove il panorama di Bologna è vista a 180 gradi .Più bella panorama della città

Baruzzi acquistò la villa, nel 1833, dalla Marchesa Angiola Persichelli in Segni, quando la villa si chiamava ancora “Il Monticello” ,poi fece eseguire una serie di ampliamenti, da lui stesso condotti.

Tra l’8 e il 19 maggio nel 1849 la villa venne occupata per 15 giorni dagli Austriaci ,in questo periodo molto materiale venne distrutto. Tra il 1853 e il 1869 l’’edificio verrà completato con la realizzazione di una grande facciata a doppio volume dall’ingegnere-architetto Enrico Brunetti Rodati 

curiosità

– Baruzzi aveva un idea di far divenire tale Villa una casa museo sull’esempio del suo maestro Antonio Canova . Lo scultore Cincinnato Baruzzi (1796-1878), successore di Giacomo De Maria sulla cattedra di scultura dell’Accedemia di Belle Arti, fa costruire sul colle chiamato Monticello un padiglione destinato ad ospitare il cosiddetto “terzo calco delle Tre Grazie”, ereditato, assieme ad altri cimeli, da Antonio Canova.

Oggi sono ancora presenti alcune statue realizzate dagli allievi del Canova e importanti affreschi.

Dopo la morte di Baruzzi, la villa passerà di proprietà al Comune di Bologna e in seguito diventerà una casa di cura, diretta dal prof. Vincenzo Neri , nel 1911 fece ampliare la proprietà con la costruzione di un secondo padiglione che ospita oggi i degenti della Casa di Cura.

dai archivi

 ,,Con testamento olografo del 1873 Cincinnato Baruzzi nominò erede universale il Municipio di Bologna, purché s’impegnasse, entro un quinquennio dalla morte del testatore, a vendere il patrimonio ereditato e ad investirne i proventi per l’istituzione di un premio per giovani artisti. L’eredità fu accettata con deliberazione del Consiglio comunale il 16 marzo 1878. La Commissione delegata all’amministrazione del Patrimonio Baruzzi il 2 maggio 1879 propose di trasmettere 67 autografi (lettere inviate da diversi a Cincinnato Baruzzi) alla Biblioteca dell’Archiginnasio,,-fonte archivi web

Scendendo con sentiero dietro la villa troviamo un percorso verde con alberi e Madonna col bambino

Villa d’inverno

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