Questo bellissimo orto botanico ed erbario è una vera oasi urbana ,oasi di pace, oasi naturalistica in mezzo traffico. Subito dietro le mura antiche che separano il parco dalla città c’è un traffico sui viali bolognesi.
l’Orto botanico, uno dei più antichi d’Italia, il quarto al mondo, dopo Pisa, Padova e Firenze, tutti fondati attorno alla metà del ’500.
Fu fondato, nel 1568 per iniziativa di Ulisse Aldrovandi .Immaginate che la prima sede si trovava in cortile di Palazzo D’Accursio, circa in corrispondenza dell’attuale Sala Borsa. Lo scopo iniziale era quello di mostrare agli studenti di medicina i “semplici”, cioè le piante da cui si preparavano i medicamenti dell’epoca. Col tempo lo spazio si rivelò inadeguato non era sufficiente e l’orto si sposta nell’attuale via S.Giuliano, presso Porta S.Stefano. Nel 1803 l’orto va spostato di nuovo nella sede attuale in via Irnerio 42 ,dove l’Università acquistò all’interno delle mura un’ampia area agricola.
L’orto botanico occupa circa 2 ettari ,al interno si trovano 4 serre ,2 tropicali e 2 di piante succulente . In più in una piccola serra è ospitata una collezione di piante insettivore. Nel suo interno sono presenti anche due edifici sede di parte del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali .
Alcune bellissime piante insettivore
Dionaea muscipula Drosera Sarracenia
- 1800 specie e numerosi esemplari arborei monumentali.
- molte delle specie coltivate sono rare o protette.
- una area a bosco con esemplari monumentali (Platanus occidentalis, Taxodium distichum, Liquidambar styraciflua, Juglans cinerea e intermedia, Populus alba e nigra, Quercus robur, Fraxinus excelsior) e ornamentali (Magnolia denudata, Cercis siliquastrum)




- diverse aree adibite a ricostruzioni di ambienti naturali
GLICINE
- un giardino roccioso con settori di diverso substrato con Leontopodium alpinum, Dianthus plumarius, Aster alpinus, Sedum sp.pl. Sempervivum sp.pl..

- uno stagno con specie acquatiche spontanee della Pianura Padana con Phragmites australis, Typha latifolia, Carex sp.pl., Iris pseudacorus, Thelipteris paustris, Nymphaea alba, Nuphar luteum.
Altri specchi d’acqua .Uno piccolo appena entrati spesso ospita le tartarughe, secondo in centro del parco ,terzo nascosto fra le serre che ospita i tritoni e quarto il stagno .


L’erbaio-comprende più di 130.000 campioni di piante e ospita anche le prezioni colezzioni di Ulisse aldrovandi e antonio Bertoloni. l’Erbario dell’Università di Bologna sia uno dei più antichi d’Europa, poiché in esso si conservano collezioni di piante essiccate raccolte dal sedicesimo secolo in poi; fin dal Cinquecento lo Studio bolognese fu infatti una delle principali sedi della cultura botanica italiana.

- Orto dei Semplici – un giardino di erbe tradizionali, organizzato secondo gli usi più comuni delle piante. Tanti orti botanici sono nati come orti dei semplici: nel Medioevo venivano allestiti per coltivare e studiare le piante medicinali, quelle dalle quali si ricavano medicine e principi attivi usati in erboristeria.

FAUNA
Avifauna – L’orto è la “casa” ideale di molte specie di volatili molto frequenti Il merlo, il piccione selvatico, la cornacchia ,cinciarella , capinera ,merlo .. Più rari come , pettirosso, parrocchetto dal Collare . In tutto sono state osservate 27 specie diverse .
merlo maschio
Stagno – si possono osservare tritoni, coleotteri, girini di rane e rospi, chiocciole, larve di libellula.Tra i sassi, il fango e la vegetazione in decomposizione sul fondo dello stagno vivono varie specie di planarie e sanguisughe, le forme immature di insetti quali ninfe di libellula .
rana tritone
zona rocciosa e parco– vari tipi di farfalle, l’ucertole, api ,coccinelle



Curiosità
Al intero del orto si trova una piccola casetta per le api solitarie.Nido progettato per ospitare le api solitarie che nidificano nei fori del legno .


Scultura in terracotta di uno scultore neozelandese Guy Lydster . Dopo la mostra personale Stargazer nel 2006 l’orto ospita un ricordo la testa in terracotta .

Poesie appese sui alcuni alberi – #Poesiedamoreperunalbero
Due grandi piante sono state inserite nell’elenco degli alberi monumentali tutelati dalla Regione Emilia-Romagna: la Ginkgo biloba del giardino anteriore e dell’altro lo Juglans cinerea in fondo all’orto.


Come visitare l’orto
La prima cosa da sapere – I CANI NON SONO AMESSI

ORARI Stagione invernale 1 ottobre – 31 marzo Da martedì a domenica e festivi: 9.00 – 15.00* Stagione estiva 1 aprile – 30 settembre Da martedì a domenica e festivi: 10.00 – 18.00* Chiusure Lunedì non festivi, 1 gennaio, 1 maggio, 15 agosto, 24 e 25 dicembre *Ultimo accesso 30 minuti prima
- ingresso gratuito- Via Irnerio 42,
- VISITE GUIDATE per scuole e gruppi su prenotazione, a pagamento.
Galleria Fotografica




Borragine iberis sempervires loropetalum cinense tulipani cydonia oblonga
prunus amanogava drosera Borragine papavero della California Mughetto lillà comune
L’autunno
Callicarpa Japonica Camelia sinensis Kuntze acero rubrus e biloba rosellina antica junglas lablab purpureus folie di biloba e acero rubrum acero eubrum
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