2 Agosto 1980 – il più grave atto terroristico con 85 morti e oltre 200 feriti,avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra…..
85 vittime in cui 76 di nazionalità Italiana , 3 vittime -Germania, 2 vittime-Regno Unito,1 vittima -Spagna, 1 vittima – Francia ,1 vittima – Giappone,1 vittima -San Marino .Inoltre la data ricordiamo anche i nomi di tutte le vittime . La più giovane aveva solo 3 anni (Angela Fresu) e la più anziana di 86 anni (Antonio Montanari).

,,Nulla è diverso alle 🕦10,25 del 2 agosto 1980, a Bologna. Nella sala d’aspetto di seconda classe c’è chi legge , i bimbi non stanno fermi e corrono felici i loro genitori li guardano orgogliosi i boy scout accampati in un angolo, un signore osservava il tabellone … C’è chi fuma una sigaretta e chi si incontra per la prima volta o si rivede dopo anni,Qualcuno deve raggiungere città lontane .Storie di gente comune ,di vita quotidiana ,in una stazione come tante altre ,a quell’ora ,nel mondo.Volti,occhi,mani,sguardi,discorsi.Persone che volevano vivere un’estate tranquilla.Accadeva 21 anni fa alla stazione di Bologna ,prima che qualcosa la trasformasse in una grande fabbrica di dolore e di morte…..una bomba ha distrutto ,dilaniato,sepolto,disintegrato uomini,donne,bambini,suppellettili,travi,binari,treni e cose.85 morti,oltre 200 feriti .La strage più grande in Italia ,in tempo di pace.,,Quella strage è eseguita in una stazione d’agosto .Per fare una carneficina .Nulla sarebbe stato più come prima……” dal libro di – Daniele Biacchessi, ,,Un attimo … vent’anni” Bologna 2001-
Alcune testimonianze
,,È impossibile dimenticare, io quel giorno decisi di andare in centro, mi trovavo sul autobus 25 appena due secondi dopo che eravamo passati davanti, proprio lì,dove e scoppiò eravamo proprio all’incrocio prima di girare in via Marconi la paura è stata tanta siamo scesi tutti, che anno preso l’autobus per trasportare i feriti, c’è lo ancora adesso la paura non va più via scusate ma sono stata fortunata, due secondi prima ero li davanti,,-Domenica F.
,,Sono un ferroviere (da qualche mese non più in servizio) assunto nel 1977 all’ufficio IE di Bologna. Quel maledetto giorno, per lavoro, sono rimasto in stazione fino a 10 minuti prima dell’esplosione che mi ha colto appena rientrato in ufficio in via Matteotti.
Dopo l’esplosione sono tornato in stazione dove sono rimasto per alcune ore.
Già dai giorni successivi i ricordi (orribili) si sono accavallati creando un mio personale “girone infernale”.
Ogni volta che passo per Bologna mi fermo a leggere i nomi riportati sulla lapide quasi come per cercare il mio (c’è mancato veramente poco…. ero esattamente lì).
Sono quasi passati 40 anni e nonostante sia sempre presente il ricordo non me la sono mai sentita di partecipare alle manifestazioni ufficiali.”-Maurizio P.
,,Ora infermiere pensionato, il 2 agosto c’ero eccome, ero in servizio al S. Orsola! Lavoravo in un reparto di chirurgia, ci comunicarlo o che tutte le unità presenti dovevano rimanere in servizio, poi capii! È stato terribile, ho visto pazienti dilaniati! A Bologna però la risposta du immediata, non c’era all’epoca la protezione civile, comunque sia nel giro di 30′ gli ospedali cittadini erano tutti operativi per affrontare questa grossa emergenza!” -Mario B.
,,La mia famiglia ed io “salvati” dalla mia appendicite in peritonite…avremmo dovuto prendere il treno per Ravenna alle 10,35…fui ricoverata alle 9.
Non dimenticherò mai…”-Monica C.
,,Io dovevo prendere quel treno fortunatamente mi sono addormentata. …. che brutti momenti” – Antonella G.
,,Io sono passata mezzo ora prima, presi un treno con mio figlio di pochi anni.quando ho saputo della tragedia sono svenuta.”- Daniela C.
,,Ero uscita da 5 min- dalla parte che è crollata insieme a mio fratello, non era ancora il ns. momento, ogni volta che ci penso sto ancora male.”-Vicenza I.
,,Quel giorno un sabato mattina io ero commessa in calzature in via Rizzoli dal calzaturiero di Varese senti il frastuono dello scoppio e iniziammo a vedere gente che correva ,autobus che passavano da via Rizzoli con gli sportelli aperti e dentro gente insanguinata, fu un susseguirsi di informazione ,scoppio di una caldaia,scoppio bomba,paura generali di tutti quelli che passavano correndo,io andavo in ferie dalle 12,30 non passava mai il tempo di scappare da Bologna anche per me.” – Laurina B.
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